La natura dice di Dio

Il seguente brano antologico è tratto da un testo del beato Tito Badsma, martire cattolico della Shoah. Egli, riflettendo sulla maestosità e sulla bellezza del creato, risale all’esistenza del Creatore della natura, attraverso un percorso estetico. In questa natura bella e ordinata dalla sapienza divina, ci sono anche gli animali. Essi soffrono come noi uomini e ci possono insegnare a comprendere l’insensatezza dell’inutile violenza.

Alcuni sono più sensibili all’ordine e alla bellezza di altri. Ma sicuramente ognuno si diletta dell’ordine e della bellezza della natura. Possiamo ammirare molto e ripetutamente ciò che fu creato da mani d’uomo, ma la natura ci offre la bellezza in una misura talmente straordinaria che non possiamo mai più cessare di meravigliarci e di deliziarci della sua magnificenza.

Quante persone la contemplazione della natura ha reso estatiche. Le nature poetiche si sentono costrette a celebrarla in una canzone. Le indoli più intime ne gioiscono in silenzio, silenzio che diventa di per sé testimonianza dell’eloquente bellezza della natura.

L’ordine e la bellezza della natura è stabilito nell’apparente casuale sostanza delle cose: esse possono però essere come sono in effetti, soltanto perché un Essere di Sapienza e Bontà ha infuso in esse quell’esistenza. Esse ci parlano di un Creatore della natura. Quando ammiriamo la natura e il suo meraviglioso ordine, la sua bellezza, non ci fermiamo a questo, ma la nostra ragione, comprendendola, vola più in alto e scende più in profondità, sicché noi rivolgiamo l’attenzione a Colui che fece tutte queste cose e continua a mantenerle nell’esistenza. […]

Se noi ringraziamo ogni giorno Dio per l’esistenza che ci ha dato, sappiamo e vediamo che la nostra esistenza include la co-esistenza con tutto quello che è presente nella natura in cui egli ci ha posto come esseri sovrani. La nostra esistenza è congiunta a quella di milioni di esseri. Noi cresciamo vertiginosamente quando ripercorriamo la nostra relazione con la creazione; si tratta di una dipendenza, se vogliamo, ma di una dipendenza da cui abbiamo grandi benefici: non apprezzarli sarebbe segno di una mentalità ristretta. […]

Se il cielo stellato con la sua bellezza incantevole e la sua scintillante distesa di luce ci parla giorno e notte di Dio, che ci guida nei nostri cammini in accordo con le indicazioni di ciascuno; se ci meravigliamo perché il microscopio ci permette di scoprire nell’inimmaginabile piccolezza l’ordine e la bellezza della materia inerte, cosicché ciò che si pensava in precedenza essere invisibile appare ora essere un altro mondo in se stesso, niente è in grado di risvegliare a tal punto la nostra meraviglia quanto la natura vivente. Qui ci troviamo di fronte ad un’inesprimibile saggezza, davanti ad un ordine che non siamo nella condizione di comprendere, neanche in modo generico.

Va notato che oltre agli esseri umani e insieme ad essi, nella grande molteplicità delle cose, Dio ha creato anche gli animali. Come gli umani gli animali possiedono consapevolezza e sentimenti, possono provare piacere per mezzo dei loro sensi e anche provare dolore. […] Se facciamo crescere in noi un sano e ragionevole amore per la natura, e particolarmente quella parte della natura che prova sentimenti e spesso soffre come noi, noi eviteremo durezze non necessarie e assumeremo un’attitudine protettiva in ogni situazione nella quale gli animali vengono fatti soffrire senza necessità.

(Brano tratto da beato Tito Badsma, Per vivere senza crudeltà sugli animali, Graphe.it edizioni).

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