Intorno all’uxoricidio

Una presentazione multimedialededicata all’articolo primo della questione 60 contenuta nel supplemento alla terza parte della Somma Teologica di san Tommaso d’Aquino. Il “Dottore Comune” si interroga su questo problema: se e quando sia lecito ad un marito uccidere la propria moglie. Sembra, infatti, che la legge civile permetta in ogni caso ad un marito o tolleri che egli possa uccidere la propria moglie adultera. Ma è proprio così che le cose vanno giudicate secondo quanto insegna la fede in Cristo? San Tommaso d’Aquino riflette criticamente su questa questione, giungendo ad interessanti e non scontate soluzioni. Per visionare la presentazione clicca qui.

Commento: per comprendere a pieno la portata di quanto san Tommaso d’Aquino qui propone, è necessario considerare il contesto storico medievale (non incline a tutelare i diritti delle donne-mogli) unitamente a tre criteri impiegati dal dottore angelico nella sua riflessione: 1. La distinzione fra ciò che è legale e ciò che è morale (qualcosa può essere immorale per chi è cristiano anche se è legalmente accettato per legge); 2. L’assoluta parità fra uomo e donna di fronte alla legge civile (una rea di morte non va condannata in quanto donna, ma in quanto ha violato una legge stabilita); 3. La “spada” della Chiesa è di ordine spirituale (di conseguenza, rispetto al suo destino eterno e al giudizio divino, un marito commette peccato se uccide la moglie di sua spontanea autorità). La conclusione è questa: in un periodo in cui facilmente le donne potevano essere condannate a morte, san Tommaso d’Aquino tutela il loro diritto di essere considerate alla pari degli uomini rispetto alle leggi umane; inoltre stabilisce che nessun marito può uccidere di autorità al sua donna adultera perché, se anche questo fosse accettato legalmente, non è certamente in sintonia con la Legge di Dio.

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